Onorevoli Colleghi! - La cultura, strumento di formazione e di crescita, di consapevolezza critica e di conoscenza della realtà, costituisce un valore strategico fondamentale per la costruzione di una società realmente democratica.
      Come gli altri settori della cultura, la musica è un bene culturale di insostituibile valore sociale e formativo, elemento strategico per la crescita del territorio, per la vita e la socialità delle comunità locali e delle loro economie.
      La musica, come gli altri settori dello spettacolo, ha bisogno di un progetto politico forte e di una disciplina nazionale di sistema.
      La presente proposta di legge costituisce uno strumento normativo di indirizzi e princìpi nel quale si riafferma la centralità del ruolo pubblico per lo sviluppo e la diffusione della musica, per l'accesso alle attività musicali e, dunque, ai diversi linguaggi artistici, considerandoli patrimonio culturale della collettività.
      In questo quadro di riferimento si individuano interventi tesi a promuovere l'accesso alla produzione musicale, valorizzando l'innovazione artistica, la sperimentazione e la ricerca. Contemporaneamente, la proposta di legge si pone l'obiettivo di garantire la fruizione dei vari generi musicali da parte di tutti i cittadini attraverso la realizzazione di azioni positive e interventi pubblici che delineano una forte politica di welfare per la cultura. Politica che si pone l'obiettivo di favorire la ricerca e la sperimentazione, di promuovere la cultura musicale e la produzione musicale contemporanea, di creare luoghi pubblici stabili di produzione e fruizione musicale, di garantire

 

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risorse certe e stabilità al settore, di sostenere le opere prime e l'attività delle nuove generazioni, di garantire e regolare la programmazione di opere musicali italiane ed europee nelle televisioni pubbliche e private, di favorire l'accesso alla cultura con interventi di tipo economico per le giovani generazioni e per le fasce sociali a basso reddito.
      Uno dei punti centrali per l'attuazione di una tale politica è la creazione del Centro nazionale per la musica, organismo pubblico, autonomo e democratico, che definisce e coordina le politiche necessarie a realizzare il sostegno e la promozione della produzione, della diffusione e della fruizione della musica italiana. Al Centro sono trasferite le competenze e le funzioni - relativamente al settore musicale - della Direzione generale per lo spettacolo dal vivo e lo sport del Ministero per i beni e le attività culturali.
      Presso il Centro confluiscono tutte le risorse pubbliche, italiane ed europee, destinate alle attività musicali. Tali risorse sono ripartite tra i seguenti fondi: Fondo per la produzione e la distribuzione; Fondo per la fruizione; Fondo per la formazione; Fondo per la promozione della musica italiana in Italia e all'estero; Fondo per i festival e le manifestazioni musicali nazionali e internazionali.
      Alla Discoteca di Stato è attribuito il compito di ricerca, di raccolta, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio musicale italiano.
 

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